
L’assistenza alla comunicazione è un servizio specialistico rivolto ai minori con disabilità sensoriale.
L’intervento, così come previsto dalla Legge 104/92 art.13, si declina tramite la professionalità di un operatore socio-educativo che ha il ruolo di affiancare lo studente con disabilità sensoriale svolgendo la funzione di mediatore e di facilitatore della comunicazione.
L’assistente alla comunicazione si attiene alle indicazioni della famiglia in base al modello linguistico da usare, scegliendo tra il modello comunicativo bilinguista (LIS-lingua orale) o quello oralista.
In ambito scolastico l’assistente alla comunicazione facilita l’apprendimento, favorisce il processo di integrazione con il gruppo dei pari, collabora al raggiungimento delle finalità previste dal P.E.I. e dal progetto individuale, in un lavoro sinergico sia con l’insegnante di sostegno che con gli insegnanti curricolari.
L’assistente alla comunicazione, quindi funge da ponte comunicativo e da modello linguistico sfruttando il canale integro del bambino e potenziando il livello di interazione verso una sempre maggiore integrazione sociale e culturale.
Per Coesa la competenza relazionale che l’assistente alla comunicazione mette in gioco con il minore assume un’importante rilevanza. Questa professionalità si declina attraverso una buona capacità empatica, la gestione delle dinamiche emotive, la lettura dei bisogni espressi all’interno del gruppo dei pari, permettendo la promozione di processi di crescita individuale culturale ed emotiva.